• Skip to main content
  • Skip to primary sidebar

Insieme Senza Muri

Insieme Senza Muri

Come Scegliere l’Abbigliamento per Andare a Sciare

Come scegliere l’abbigliamento da sci? Tre devono essere le caratteristiche di un buon abbigliamento da neve, da poter utilizzare anche per delle belle sciate, ossia: impermeabilità, traspirabilità, vestibilità.

Impermeabilità
La prima qualità è essenziale sulla neve. Se non siete molto pratici nella scelta, potete affidarvi agli indici che trovate all’interno delle giacche delle tute. Vedrete infatti un numero affiancato alla frase “ colonne d’acqua”.
Questa unità di misura rapporta la capacità dell’indumento a resistere alla pressione dell’acqua prima di inzupparsi. La colonna d’acqua rappresenta un cilindro con diametro 10 cm, la cui capacità viene misurata in millimetri. La soglia base per definire un capo impermeabile è quella di 1300 mm, ma se pensiamo che alcuni capi arrivano a resistere addirittura ad una pressione di 22.000 mm, possiamo capire quanto all’avanguardia siano i tessuti di questo abbigliamento tipicamente da montagna.
L’indicazione di una impermeabilità elevata non significa, peraltro, che potete esporvi alla pioggia e alle nevicate per lungo tempo: un conto è una caduta momentanea su un manto di neve, un altro è rimanere sotto le intemperie per qualche ora. Considerato quest’aspetto, è consigliabile acquistare un capo che resista almeno per 10.000 mm di acqua.

Traspirabilità
L’impermeabilità da sola non è però sufficiente a fare di un abito quello adatto per il clima di montagna. È importante infatti che i capi che comperate siano molto comodi, proprio perché li userete quando state facendo sport. Questo significa che, se la tuta non è anche traspirante, rischierete di soffrire il caldo proprio perché suderete senza poter lasciare traspirare la pelle. Oltre alla impermeabilità, è perciò fondamentale anche la traspirabilità. Questo indice serve a sottolineare quanto vapore acqueo una giacca da sci riesce a far fuoriuscire in un determinato spazio di tempo.
L’unità di misura è g/m^2, ma per comodità viene indicata semplicemente con la lettera G. Se volete stare tranquilli, vi dovete aggirare intorno ai 20.000 G di traspirabilità, senza andare comunque mai al di sotto dei 4000. Fuori da questi parametri rischiate di prendere un capo davvero scarso, che difficilmente potreste usare per delle attività sportive in montagna.

Vestibilità
Ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto della vestibilità: questo parametro è sempre dettato dal fatto che l’indumento che scegliete viene acquistato prevalentemente per svolgere un’attività in movimento, che richiede confort e praticità. Non basta creare degli abiti semplici, ma la vera comodità richiede che l’abbigliamento sia perfettamente conformato al nostro corpo.
Soprattutto in prossimità delle giunture, è necessario che la giacca e i pantaloni siano ben sagomati. Non è facile riuscire a trovare tute che riuniscano tutte e tre queste caratteristiche: spesso infatti ci sono marche che puntano tutto sulla impermeabilità, che certamente può essere l’aspetto più fastidioso in montagna se dovesse mancare. Giustissimo che la tuta sia resistente, ma se deve andare a discapito della comodità forse non vale la pena fare un investimento del genere. Chiaramente per provare che un capo sia davvero adatto, è necessario guardare le etichette che indicano traspirabilità e impermeabilità, mentre muovendovi durante le prove in camerino potrete apprezzarne personalmente la comodità.

Importante poi non dimenticare gli accessori, e in particolare gli occhiali, che devono essere specifici per questo tipo di attività, come quelli per ghiacciaio.

Costo
Affidatevi alle marche che vi garantiscono anche la maggiore resistenza: questi capi infatti saranno sottoposti ad un clima rigido, oltre a dover resistere alla trazione determinata dai movimenti. Un occhio giustamente va anche al portafoglio: forse vale la pena spendere qualcosa di più fin da subito per avere un abito che potrete conservare per molto tempo, anziché puntare al risparmio che non si rifletta anche in una buona qualità.

Come Arredare con il Lettering

Avete una parete spoglia e non volete decorarla con i classici quadri o pannelli? Il “lettering” può venirvi in aiuto: una tendenza dal gusto un po’ retrò, applicabile a tutti i contesti abitativi e adattabile ai più diversi stili di arredamento.
Basta poco per rendere la nostra casa, l’ufficio o una stanza anonima più accogliente e gradevole, personalizzandola a nostro piacimento.

Una lettera o una semplice scritta possono rendere originale uno spazio altrimenti banale. Lettere, frasi, aforismi, il testo di una canzone, possono anche essere trascritti direttamente sulla superficie scelta direttamente a pennello, oppure con uno stencil, o ancora applicando lettere in legno, plastica, metallo, tutto ciò che vi suggerisce la fantasia.

Se l’ambiente da decorare è la cucina, ad esempio, si potrà scegliere una parola legata al cibo o alla cucina stessa, mentre in sala la classica scritta HOME oppure LOVE sarà deliziosa posizionata sul camino. In bagno, invece, stanza dedicata al relax, si potrà optare per pensieri Zen o aforismi orientali.

Abbinare poi i colori delle lettere all’ambiente, oppure scegliere colori carichi e brillanti se l’ambiente è sui toni del bianco o ancora tinte pastello se la parete è dipinta con tonalità accese. La scritta sarà assoluta protagonista creando un forte impatto visivo.

A questo punto tocca a voi, potrete reperire lettere dal gusto vintage nei mercatini dell’ antiquariato, oppure acquistare le proposte in diversi materiali di Seletti, (metallo, legno, porcellana,plexiglas sino ad arrivare a composizioni di lettere illuminate a neon) o quelle francesi di Kidimo dal sapore retrò.

O perché non cimentarvi in realizzazioni home-made acquistando nei centri di bricolage lettere in legno grezzo o in compensato, facilmente decorabili anche solo con vernice spray, carta, o tecnica Shabby? E per i pigroni o per chi non osa cimentarsi con pennelli e colori? Wall stickers per comporre la frase desiderata.

Come Organizzare le Pulizia di una Casa

Se anche a voi è capitato di non trovare quell’abitino che volevate assolutamente indossare, di ricevere una visita improvvisa che vi costringe a riordinare l’intera casa in pochissimo tempo, se ricordate di aver messo quell’attrezzo da cucina in un determinato posto ma non sapete più quale, fermatevi un attimo e riordinate innanzitutto le idee. Non è facile riuscire a tenere tutto perfettamente pulito e in ordine, soprattutto se si è mamme e per di più lavoratrici. Ma non è neanche un’impresa impossibile, basta avere metodo.

Ecco qualche piccolo trucco

Eliminare il superfluo
Sarebbe opportuno fare periodicamente una selezione di ciò che in casa viene usato regolarmente e ciò che, al contrario, viene conservato inutilmente. Servirà a recuperare spazio e a tenere tutto in ordine con più facilità. Tuttavia, prima di buttare via qualcosa, fate molta attenzione alla raccolta differenziata. Mettete le cose ancora in buono stato in uno scatolone e datele in beneficenza, oppure portatele nei negozi dell’usato o ai mercatini di scambio che oggi sono tanto in voga.

Dividere gli oggetti da conservare
Cercate di stabilire degli spazi dedicati alle diverse categorie di oggetti (vestiti, attrezzi da lavoro, stoviglie) e collocate ciò che usate più spesso nei posti facili da raggiungere. Ciò che invece utilizzate solo di rado può essere conservato nei ripiani più alti degli armadi, oppure in soffitta. Per organizzare lo spazio in maniera ottimale potete utilizzare appositi contenitori salva-spazio da sistemare sotto al letto o sull’armadio. Ce ne sono di ogni forma e colore e anche a prezzi modici.

Mantenere in ordine
La prima regola per mantenere in ordine e pulita la propria casa è quella di cercare di sporcare il meno possibile. E se proprio si è maldestre e si tende a sporcare facilmente, è bene in ogni caso cercare di pulire subito ciò che si sporca. Per evitare accumuli di polvere, si rivela molto utile passare regolarmente l’aspirapolvere oppure la scopa elettrica, se la si ritiene più maneggevole. Lavare i pavimenti un paio di volte a settimana dovrebbe essere un’abitudine: basta prendere un secchio con acqua calda e alcool per disinfettare il tutto. Se invece avete il parquet, usate ovviamente un detergente specifico.

Non vi basta? Qualche altro consiglio
La polvere che si deposita sui mobili può essere tolta un paio di volte a settimana, meglio con un panno antistatico. Mentre una volta a settimana si cambiano le lenzuola e gli asciugamani ogni 4-5 giorni, a seconda della necessità.
Se avete delle piante, ricordatevi di innaffiarle ogni volta che il terriccio diventa asciutto. Le piante grasse, invece, vanno bagnate circa ogni 15 giorni. Anche queste, infatti, hanno esigenze proprie!
Infine, non accumulate montagne invalicabili e sconfortanti di biancheria da stirare, altrimenti questo compito sembrerà ancora più faticoso.

  • « Go to Previous Page
  • Go to page 1
  • Interim pages omitted …
  • Go to page 7
  • Go to page 8
  • Go to page 9

Categorie

  • Altro
  • Casa
  • Fai da Te
  • Guide
  • Tecnologia
  • Uncategorized

Informazioni

  • Contatti