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Insieme Senza Muri

Insieme Senza Muri

Cosa Mangiare a Palermo

Hai in previsione un viaggio a Palermo e vuoi arrivare preparato riguardo le infinite delizie siciliane da assaggiare?
Qui non troverai nessuna ricetta, ma il racconto delle emozioni che queste strepitose opere d’arte culinarie possono regalarti! Sono stato a Palermo 3 volte e non mi stanco davvero mai di programmare un nuovo viaggio in questa meravigliosa città per ingrassare con tutta la felicità del mondo!

La Cassata Siciliana
La cassata è il vero e proprio simbolo della cucina siciliana nel mondo! I suoi colori rispecchiano il carattere di quest’isola dalla storia millenaria la cui cultura è unica ed inimitabile.
La storia dell’origine della cassata conduce alla dominazione araba in Sicilia, di fatto il suo nome deriva dall’arabo quas’at che significa “bacinella”. Gli arabi avevano introdotto in Sicilia la canna da zucchero, il limone, il cedro, l’arancia amara, il mandarino, incrementato la coltivazione della mandorla, già introdotta in Sicilia dai Fenici.
Già solo quello che abbiamo appena detto ci da un’idea del valore di questo dolce, che sembra rispecchiare alla perfezione il valore stesso della città di Palermo le cui influenze culturali multietniche hanno donato uno stile riconoscibilissimo da chiunque nel mondo.
L’ingrediente principale della cassata è lo stesso di moltissimi altri dolci di Palermo, ossia la ricotta con le gocce di cioccolato! Il suo sapore avvolgente si sposa alla perfezione a quello della pasta di mandorle che viene messa come bordo in alternanza con il pan di spagna da qui il suo tipico colore a strisce verde e bianco.
E’ il mio mio dolce di Palermo preferito e sono orgoglioso di aver festeggiato anche in miei 37 anni con una delle sue deliziose fette! Nel palermitano è molto presente anche un’altra versione di questa torta di ricotta, denominata Cassata al forno, priva di canditi e di pasta reale, ma di questo ve ne parlo più tardi!

Il Cannolo Siciliano
Il cannolo è un’altro degli autentici simboli della cucina siciliana. Per le vie di Palermo è possibile gustarlo praticamente ovunque e se ne trovano davvero di ogni dimensione!
Come nel caso della cassata l’ingrediente principe è la ricotta con le gocce di cioccolato mischiato a quell’aroma agrumato dato dalla scorcia d’arancia che dà anche quel tocco di colore in più alla vista.
La cialda, fritta e poi zuccherata, ha una forma così caratteristica da averlo reso famoso in tutto il mondo.
Il primo cannolo siciliano della mia vita l’ho assaggiato circa 1 ora dopo essere atterrato a Palermo ed è stata un’esperienza estatica! Ti innamori di Palermo innamorandoti prima di dolci come il cannolo che hanno in se tutto il carattere e gli aromi di questa terra
Ovviamente girando per le infinite pasticcerie della città ho trovato innumerovoli varianti del cannolo, che viene guarnito spesso con una granella di pistacchio o con del cioccolato.

Brioches col Gelato
Quando sono arrivato a Palermo la prima volta avevo in testa di assaggiare il gelato per un motivo molto semplice, perchè questo dolce ormai così comune è proprio nato qui!
Come del caso della cassata anche qui dobbiamo risalire ad un passato ormai lontanissimo, addirittura alle dominzioni arabe quando la tradizione culinaria del sorbetto (già prodotto dagli arabi) fu importata anche in Sicilia dove alcuni ritrovamenti testimoniano l’esistenza di ghiacciaie sull’appennino siciliano: fosse naturali o costruzioni dell’uomo servivano a conservare la neve durante il periodo invernale per poi essere venduta in blocchi durante le stagioni primaverile ed estiva.
Quello che non sapevo (beata ignoranza!) è che a Palermo il gelato è gustato prevalentemente con la brioches! Inutile dirvi che il gelato a Palermo è strepitoso quasi ovunque, e nei posti migliori i gusti sono quelli tipici delle Sicilia.
Ho scoperto inoltre le loro creme da abbinare al gelato, un’autentica droga calorica!
Le porzioni poi, la prima volta pensavo fosse un caso, poi ho cambiato gelateria ed il peso di quella enorme brioches è rimasta lo stesso! Se dovete mangiare il gelato, assicuratevi di essere a stomaco vuoto da diverse ore o lo avenzerete sicuramente 🙂

Iris
L’Iris è stata una delle sorprese più gustose durante la mia primi visita a Palermo!
Ho avuto la fortuna di saggire questo dolce incredibile a pochi passi dalla spiaggia di Mondello e me ne sono subito innamorato.
Come nel caso della brioches col gelato a stupirmi è stata senza dubbio la dimensione di questo dolce. Era enorme ma anche così buono che piano piano l’ho finito tutto leccandomi anche le dita.
Anche qui l’ingrediente principale è la ricotta con le gocce di cioccolato, questa volta avvolta in una frittella di pasta dolce. Nonostante sia dolce, viene annoverato tra i classici cibi di strada della cucina palermitana.
L’origine del nome deriva dall’opera Iris di Pietro Mascagni in quanto questo dolce fu praparato dal cavaliere del lavoro Antonio Lo Verso, pasticcere palermitano, proprio in occasione della prima dell’opera stessa nella città di Palermo (1901)

Martorana
La martorana è un’altro dolce tipico proprio del palermitano.
È famoso nel mondo perché la sua preparazione e confezionamento prevede, nella forma e nell’aspetto, la perfetta imitazione o riproduzione di frutta e talvolta ortaggi o pesci.
La base della sua ricetta è esclusivamente la farina di mandorle ed io l’ho trovato sin dal primo assaggio estremamente delizioso. A Palermo ho trovato diverse vetrine decorate con questo dolce e le più belle erano addirittura prese d’assalto dai turisti per delle fotografie!

Buccellato
Il buccellato è uno di quei dolci che mi ha stipito di più per la sua golosità!
Pur essendo un dolce natalizio è possibile trovarlo ormai tutto l’anno. Si tratta di un impasto di pasta frolla farcita con un ripieno di fichi secchi, uva passa, mandorle, scorze d’arancia o altri ingredienti che variano a seconda delle zone in cui viene preparato, poi chiusa a forma di ciambella.
La prima volta che l’ho assaggiato non ho resistito a mangiarne altre 3 fette! Io amo i fichi secchi e questo impasto risulta essere davvero delizioso. Il suo nome deriva dalla civiltà latina, dove il “buccellatum” era un tipo di pane a forma di ciambella incisa lungo i bordi.

Sfincione
Se camminate per le vie di Palermo vi troverete spesso di fronte allo sfincione!
Come tutti i piatti già descritti prima la sua storia è molto antica ed è l’unione di tante culture diverse.
Lo sfincione è tipico palermitano e somiglia molto alla pizza. E’ spesso proposto nella sua forma tipica allungata (vedi foto) ma non sempre, di fatto è spesso venduto anche al trancio.
Palermo è la patria dello street food, è una città dove il cibo è consumato per la strada tra chiacchiere e scambi di sguardi. Il clima qui è mite praticamente quasi tutto l’anno è questo ha portato il palermitano a vivere all’aperto. Si trovano “baracchini” che vendono lo sfincione anche sui marciapiedi a prezzi davvero accessibili, come tutto il cibo tipico palermitano.

Arancine
Le arancine sono un altro di quei piatti ormai divenuti famosi in tutto il mondo. A Palermo sono vendute in tantissimi posti e ci sono addirittura dei piccoli fast food che si sono specializzati esclusivamente nella loro preparazione.
Sono preparate secondo diverse ricette, alcune più tradizionali altre più moderne.
Si tratta di una palla o di un cono di riso impanato e fritto, del diametro di 8–10 cm, farcito generalmente con ragù, piselli e caciocavallo. Essendo che io non mangio carne ho provato anche quelle con il ripieno di funghi e quelle con il ripieno di verdure miste entrambe davvero molto buone!
Come nel caso di tanti altri piatti tipici siciliani si riportano le sue origini al periodo delle dominazione araba, anche se nel caso delle arancine non si è certi della loro reale provenienza.

Pane e Panelle
Eccoci a parlare di un altro dei piatti da street food più importanti della cucina palermitana.
Le panelle si possono acquistare in moltissimi luoghi della città, in particolare nelle “friggitorie”, anche ambulanti, e vengono mangiate nel panino con un pò di limone spremuto sopra.
Sono delle frittelle di ceci speziate perfette per uno spuntino veloce durante il tuor della città.

Cassata al forno
Si tratta di un involucro di pasta frolla che contiene all’interno la crema di ricotta zuccherata e gocce di cioccolato fondente poi cotta in forno e cosparsa di zucchero a velo.
E’ molto presente proprio nel palermitano ed è una torta che ha davvero poco da invidiare alla sua versione più famosa! Come nel caso dell’Iris ho assaggiato questo dolce a Mondello a pochi metri dalla spiaggia e ne sono rimasto davvero colpito!
I sapori della Sicilia rispecchiano in pieno il carattere del suo popolo, influenzato da una cultura millenaria con contaminazioni anche molto differenti tra loro. La cucina di quest’isola è così ricca di sfumature e colori da essere diventata un vero e proprio marchio di fabbrica.
Visitare Palermo significa scoprire uno stile UNICO e super riconoscibile, riscontrabile nei suoi monumenti quanto nella sua cucina.

Come si Utilizza il Sapone di Marsiglia

Il sapone di Marsiglia è universale. Può essere utilizzato per lavare i panni, ma anche in altri scopi meno noti. Siccome ha delle proprietà curative viene utilizzato per trattare ustioni, micosi, infiammazioni ecc. Adesso esiste una marea di prodotti chimici, nonostante questo il sapone di Marsiglia si trova tutt’oggi sugli scaffali dei negozi.

Cosa sono i numeri indicati sul sapone?

72%, 70%, 65% – è la percentuale degli acidi grassi contenuti in questo. Se il numero è più alto, il sapone è più efficace.
Ha molti benefici! Il sapone di Marsiglia supera molti prodotti chimici e di bellezza.

Proprietà benefiche! – è un prodotto realizzato da ingredienti naturali e organici, oli vegetali e grassi animali. Questo sapone è totalmente innocuo per la salute!

Il sapone di Marsiglia è spesso consigliato per fare il bucato, soprattutto la biancheria da letto per i bambini. L’acqua che contiene sapone è benefica per annaffiare le piante.

Lo potete utilizzare per pulire ogni angolo della casa. E’ un vero portento per le pulizie domestiche!

Ha un effetto positivo sulla qualità dei tessuti, ad esempio sulla lana. Dopo il lavaggio dei capi in lana questi diventano morbidi e delicati.

E’ adatto ai capelli con problemi di forfora. I capelli diventano spessi e lucidi.

Lavatevi con sapone almeno due volte alla settimana per avere una lunga giovinezza. Dopo il lavaggio applicate una crema idratante. Il risultato è garantito.

La vostra pelle sarà delicata, se in sauna utilizzerete un ramoscello di frasche imbevuto in una soluzione di sapone per massaggiare il corpo.

Come Indossare gli Anelli

L’anello è considerato uno dei più antichi gioielli e per indossarlo esistono più regole che hanno all’origine superstizioni o magia. Oggi è il gioiello preferito da uomini e donne. Conoscendo le regole di etichetta, sarete molto eleganti.

Quanti anelli può indossare una donna?
Le regole di etichetta sono piuttosto rigide per quanto riguarda gli anelli. Il numero degli anelli indossati non deve superare 3, e su una mano possono essere al massimo 2 anelli. Una donna può indossare l’anello di fidanzamento, la fede e un anello a sua scelta.
Le donne che indossano più anelli dimostrano di non conoscere le regole dell’etichetta o di farlo intenzionalmente. Di solito, indossare più anelli significa mancanza di gusto. Non importa quanto sia bello il suo outfit e gli accessori che indossa, se una signora avrà più di 4 anelli sembrerà piuttosto inadeguata.
Il secondo caso è caratteristico per le persone che vogliono essere più originali. È importante sapere su quali dita si mettono gli anelli.
Se volete indossare degli anelli al mignolo, scegliete uno discreto senza pietre. Sono ammesse solo delle pietre preziose di dimensioni ridotte. L’anulare è per la fede. Non esistono regole rigide per quanto riguarda la fede, ma non deve essere troppo vistosa. Se volete indossare un anello con grandi pietre, indossatelo al dito medio. Per l’indice si adattano gli anelli sottili con ornamenti di forme geometriche e che possono avere delle pietre di medie dimensioni. Sul pollice si può portare un anello grande, ma senza ornamenti e pietre.

Regole per lui
I tipi ed il numero di anelli indossati da un uomo sono molto limitati. L’uomo dovrebbe indossare il minimo indispensabile: la fede in oro giallo. Sceglietene un modello classico senza troppi ornamenti. Gli anelli con incisioni o di famiglia di solito si indossano all’anulare o al mignolo sinistro. Questo vi offrirà un aspetto aristocratico.

Se avete già la fede ed un anello con incisione, gli stilisti consigliano di non indossarne più. Si potrebbe solo indossare un piccolo anello sotto l’anello con incisione. La fede e l’anello con incisione sono più simboli che gioielli; ecco perché alcuni uomini portano dei piccoli anelli con pietre preziose al mignolo.

La scelta giusta dell’anello
-A seconda dell’età
Prima di tutto, dobbiamo tener conto della nostra età. Se siete giovani indossate un anello discreto; questo sottolinea la bellezza della mano e della pelle. Una persona più adulta potrebbe indossare un anello più vistoso per dimostrare il fatto che segue la moda e poi un anello più grande potrebbe distrarre l’attenzione dalle rughe sulle mani.
-A seconda della forma della mano
La scelta dell’anello si fa anche in base alla forma della mano. Se le mani sono grassocce, sceglietene un anello con forme geometriche e pietre di forma ovale. Gli anelli con pietre rotonde rischiano di farle apparire poco slanciate, accentuando le morbidezze.
Se le falangi sono evidenziate, scegliete degli anelli con pietre grandi. Evitate gli anelli sottili e medi perché evidenziano le falangi lunghe e grandi.
Se avete le dita troppo sottili, provate a sceglierne degli anelli a fascia con pietre non troppo grandi o senza pietre; questi fanno sembrare le dita meno sottili.
Se avete delle mani belle, allora non ne avete dei limiti nella scelta del vostro anello preferito.

Regole di base per indossare gli anelli
– Non indossate più di un anello su una mano. Se indossate un anello su ogni mano, questi devono essere dello stesso stile.
– Non indossate sulla stessa mano degli anelli di metalli diversi e con pietre colorate. Inoltre, è vietato indossare contemporaneamente anelli preziosi e meno preziosi alla stessa mano.
– Non indossate durante il giorno anelli con pietre preziose, questi sono per le feste. Se andate ad una festa, potete scegliere degli anelli di diverse forme, dimensioni e colori.
– I gioielli poco preziosi possono essere indossati solo dalle ragazze fino all’età di 20 anni. Dopo questa età, compratene un anello, ma di materiale prezioso.
– Se avete uno stile sportivo, rinunciate agli anelli con pietre preziose ed appariscenti. Scegliete degli anelli con o senza pietre o con delle pietre piccole, a seconda della forma della mano.
– Se al lavoro dovete rispettare il dress code, rinunciate agli anelli. Fa eccezione solo la fede. A proposito, la fede si può combinare con molti altri gioielli.
– Se indossate anelli, fate attenzione alla manicure, non serve a nulla sfoggiare un bel gioiello se le mani sono trascurate. In questo caso sarebbe meglio rinunciare agli anelli ed ai braccialetti.

Regole semplici da seguire.

Come Rendere più Colorate le Piante di Casa

Non è un segreto che le piante abbiano bisogno di avere acqua alle radici. E questo ne influenza non solo la crescita e lo stato di salute, ma anche il colore. E questa piccola evidenza ci ha portati a condurre un esperimento…

Potete dare nuova luce alle vostre piante — tutto quello che vi serve è del colorante per cibo e porterete i colori dell’arcobaleno in casa vostra!

Mescolate un cucchiaino di colorante naturale per cibo a 250 ml di acqua e innaffiate le vostre piante. Dopo circa 24 ore, dovrebbero aver assorbito tutto.

Se il colore è troppo tenue, potete ripetere l’operazione il giorno seguente.

Il motivo per cui questo metodo funziona è molto affascinante: le piante liberano liquidi attraverso dei piccoli pori presenti sulle foglie. E recuperano l’acqua assorbendola dal terreno. In questo caso, essendo il liquido colorato, si avrà questo effetto magico.

I risultati migliori si ottengono con i fiori bianchi o le piante che hanno dei colori tenui. Provate anche voi, il colorante per il cibo non fa male alle piante: scatenate la fantasia!

Come Pulire le Piastrelle in Modo Naturale

Le superficie coperte con piastrelle o mattonelle richiedono un trattamento speciale. Purtroppo per avere delle piastrelle lucide e brillanti bisogna fare uno sforzo fisico.

Io che detesto pulire le piastrelle, ho anche scoperto di essere intollerante a diversi prodotti di pulizia.

Per pulire e far risplendere le piastrelle e le mattonelle della cucina o del bagno esiste una serie di prodotti.
Questi possono essere di diversa produzione e li trovate nei negozi specializzati.

Come procedere nel caso in cui scoprite che questi prodotti possono innescare allergie e hanno anche un’influenza negativa sulla salute?
Sicuramente, ci sono delle alternative ai prodotti commerciali. Questi sono più economici e danno buoni risultati. Idee geniali ha preparato un metodo di pulizia semplice per qualsiasi superficie rivestita di piastrelle o mattonelle che non richiede uno sforzo particolare.
Questa ricetta è un rimedio che non necessita grandi spese e ha un risultato ottimale e imparagonabile!

Avete bisogno di
5 litri d’acqua
1/2 bicchiere di bicarbonato di sodio
1/3 bicchiere succo di limone
1/4 aceto bianco

Modalità di preparazione e uso

In un vaso con acqua aggiungete il bicarbonato di sodio e mescolate finché si diluisce completamente.

Nella soluzione ottenuta aggiungete succo di limone e mescolate bene, poi aggiungete l’aceto. Dopo che si è formata la schiuma mettete la soluzione in un recipiente con polverizzatore per poter utilizzarla al meglio.

Spruzzate la soluzione sulle superficie sporche. Lasciate che agisca mezz’oretta, poi pulite la superficie con una spugna o con un panno.

Tutto lo sporco si rimuove, le piastrelle e le mattonelle brillano.
Questa soluzione può essere utilizzata anche per la disinfezione dei pavimenti.
Risultato – una casa splendente!

Le casalinghe esperte sanno che lavare le piastrelle è soltanto la metà del successo, perché bisogna anche asciugare bene la superficie. Con un panno è necessario pulire bene e assorbire l’umidità senza lasciare delle tracce. Per pulire si adattano bene i panni di mohair, micro-fibra, oppure un asciugamano in bambù.
Utilizzate i guanti in gomma anche per i prodotti naturali. Ricordatevi: le piastrelle si lavano da basso in alto.
Utilizzate questo metodo per proteggere al meglio l’ambiente.

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